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Con la Pasqua ci siamo accorti che le uova con il cioccolato vegano hanno attirato l’attenzione dei consumatori, più delle alternative a basso contenuto di zucchero. Ma che cos’è esattamente il cioccolato vegano? Sarà molto diverso da quello fondente, che non contiene latte?

Vegano o fondente?
Vegetariani, crudisti e vegani spesso chiedono se possano consumare il cioccolato, di cui sono golosi. La risposta è affermativa sebbene trovare un prodotto che non contenga anche qualche sostanza di origine animale non sia un’impresa facile. È necessario controllare la lista degli ingredienti per escludere la presenza di latte in polvere e sarebbe bene che non ci fosse olio di palma, sotto processo da alcuni anni anche se è di origine vegetale.

Naturalmente parliamo di cioccolato fondente, che è naturalmente vegano in quanto prodotto con zucchero, cacao, burro di cacao e aromi

Il burro di cacao è la parte grassa delle fave di cacao, quindi è vegetale. A volte si impiega come emulsionante la lecitina di soia, che disturba i “puristi”, anche se è un prodotto naturale e buono. Un buon cioccolato vegano deve avere una percentuale di cacao superiore al 65% e che non deve contenere zuccheri aggiunti.

La scelta vegana è filosofica ed etica in quanto si propone di non causare sofferenza in altri esseri viventi, ma richiede un’attenta supervisione medica in grado di prevenire o colmare eventuali carenze alimentari anche attraverso l’uso di integratori specifici.

Il cioccolato fondente non è proibito ai vegani ed ha tante proprietà e benefici che lo rendono un alimento unico. Ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, sul cuore, sulle arterie e sull’umore, ha un ottimo potere antiossidante per la presenza dei flavonoidi, agisce sull’umore alzando i livelli di serotonina, contiene vitamine del gruppo B (soprattutto la B 12 fondamentale per i vegetariani), ferro e magnesio.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi