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Il cioccolato è uno dei comfort food per eccellenza e senza dubbio uno dei cibi più amati al mondo, nelle sue mille declinazioni, ma in pochi si soffermano a pensare a ciò che si nasconde dietro la sua produzione. Eppure l’impatto ambientale della coltivazione di cacao, specialmente in termini di deforestazione e perdita di biodiversità ma anche di consumo idrico, è enorme. Consideriamo, per esempio, che circa il 75 per cento del cacao mondiale proviene dall’Africa occidentale, con Costa d’Avorio e Ghana come principali produttori. Negli ultimi 60 anni, la Costa d’Avorio ha perso circa il 94 per cento delle sue foreste e il Ghana l’80 per cento; e almeno un terzo di queste perdite è attribuibile all’espansione delle coltivazioni di cacao (Chocolate Scorecard 2023). Inoltre la produzione di cacao “vanta” un infausto record: ha l’impronta di CO2 più alta al mondo dopo carne bovina e formaggio. Per ottenere 1 chilogrammo di cioccolato si consumano ben 24mila litri di acqua. Per non parlare del fatto che 1,5 milioni di bambini lavorano illegalmente nelle piantagioni. La triste verità è che, se continuiamo così, entro il 2050 il cacao sarà a rischio. Partendo da queste premesse, Foreverland, startup che fa parte dell’ecosistema di LifeGate Way, ha sviluppato Freecao, un cioccolato di nuova generazione sostenibile, etico, 100 per cento vegano e salutare.

Ma com’è possibile? Sostituendo il cacao con la carruba, un legume poco conosciuto e valorizzato facilmente reperibile nell’area mediterranea, ma di cui l’Italia è il secondo produttore mondiale. Diffuso al sud, e particolarmente in Puglia e Sicilia, dove non a caso è da sempre conosciuto come “il cioccolato dei poveri”, oggi viene utilizzato principalmente come mangime per gli animali, ma anche nell’industria farmaceutica e alimentare, per il suo potere addensante. Naturalmente dolce, ricca di vitamine, minerali e fibre che la rendono particolarmente saziante, la carruba è quindi capace di coniugare gusto e benessere. La sua farina, mischiata con grassi saturi vegetali, dà origine a un prodotto veramente simile per gusto e consistenza al cioccolato tradizionale. Inoltre, a differenza di quest’ultimo, le carrube non contengono sostanze psicoattive come la caffeina e la teobromina: si rivelano quindi ideali per chi è ipersensibile o, semplicemente, non desidera assumerle.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi