Un piacere per il palato, un alleato contro il malumore, una tentazione e per molti una vera e propria passione. Che si preferisca al latte o fondente, il cioccolato non manca mai, e i dati sul commercio lo confermano una volta di più. Nel 2023, rileva Eurostat, sono state esportate dagli Stati membri dell’Ue circa 867mila tonnellate di cioccolato e tavolette di cioccolato verso Paesi terzi. Un aumento del 2 per cento per il ‘made in Ue’ rispetto al volume di affari del 2022 (852mila tonnellate). Non solo. Se si fa un raffronto su scala decennale, rispetto al 2013 le vendite al di fuori del mercato unico europeo sono aumentate del 35 per cento e un aumento del 35 per cento (643mila tonnellate).
Germania (221mila tonnellate, pari al 26 per cento del totale delle esportazioni), Paesi Bassi (123 mila tonnellate, 14 per cento) e Polonia ( 96mila tonnellate, o 13 per cento)i principali esportatori del gustoso prodotto. Seguono Belgio (96mila tonnellate o 11 per cento) e Italia (92mila tonnellate o 11 per cento). Questi cinque paesi dell’Ue, alla fine del 2023, insieme sono responsabili di tre quarti del totale delle esportazioni di cioccolato e barrette di cioccolato dell’Ue all’estero.
Principali clienti dell’Unione europea Regno Unito (vendite per 315mila tonnellate, il 36 per cento del totale fuori Ue) e Stati Uniti (72mila tonnellate, pari all’8 per cento). Terzo mercato per esportazioni di cioccolato la Russia, con 65mila tonnellate di prodotto venduto, a riprova che il cioccolato non conosce crisi o sanzioni.