Il cibo è vita, piacere, compagnia, amore, conforto, tentazione, peccato a volte. Da sempre fonte di ispirazione per l’arte.
Non poteva il cioccolato, “cibo degli dei”, tra i più amati in tutto il mondo, non rivestire un ruolo significativo anche in questo settore, e infatti ha ispirato tanti artisti. Nel 1700 andava di moda, tra i nobili facoltosi dall’Inghilterra alla Francia, fino a Venezia, farsi dipingere con una tazza di cioccolata calda in mano.
Il cacao era così raro e prezioso che ostentarne la disponibilità era un segno di ricchezza e distinzione, fin dalla sua prima diffusione in Europa. Già in un dipinto anonimo del diciassettesimo secolo si può ammirare una dama che mentre fa un bagno tiene in mano una tazza di cioccolata.
L’esempio più celebre è rappresentato dall’Infanta Maria Josefa di Spagna (1744-1801), dipinta dal ritrattista napoletano Giuseppe Bonito (1707- 1789) con una tazza di cioccolata calda e il suo cagnolino.
Il pittore svizzero Jean-Etienne Liotard (1702-1789) immortala nel suo famoso dipinto “La bella cioccolataia” una graziosa cameriera con una cuffietta rosa bordata di pizzo che sorregge un vassoio con una tazza di cioccolato e un bicchiere d’acqua. Infatti si era soliti bere un sorso di acqua per “togliere” dalla gola la sensazione di sete, dopo aver gustato la cioccolata.
Il pittore francese Paul Gavarni (1804-1866), ci mostra nei suoi acquarelli, accanto ai lavoratori delle classi popolari, anche uomini e donne che vendono cioccolata calda per strada. Innumerevoli poi le nature morte in cui la cioccolata fa bella mostra di sé su mense riccamente imbandite, servita in preziose tazze, accanto a un trionfo di cibi di ogni genere.
Il cioccolato è utilizzato dagli artisti anche come uno strumento per dipingere.
Il pasticciere russo Vitali Ponomarev, per suscitare emozioni a 360 gradi, utilizza come tela e tavolozza il cioccolato belga più pregiato, bianco o colorato con la frutta, e lavora con pennellate veloci perché il cioccolato solidifica in fretta.
L’artista “più dolce” d’Italia, la perugina Alessia Tunesi utilizza nei suoi quadri, invece, il cioccolato che ama moltissimo, ma scaduto, per invitare a riflettere su temi ecologici, come lo spreco e il riciclo di alimenti.