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Con l’avvento dell’estate aumenta la voglia di leggere… quindi ecco 5 proposte di lettura dedicate al cacao ed al cioccolato!

“Chocolat” di Joanne Harris
Il cioccolato è protagonista assoluto di “Chocolat” sin dal titolo di questo dolce romanzo – dolce in tutti i sensi – da cui è anche stato tratto il celebre film con Juliette Binoche e Johnny Depp.

A Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po’ troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso – una tradizione pagana avversata dalla chiesa – quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk.

La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata “La Celeste Praline”, che ben presto diviene – agli occhi del curato – un elemento di disordine.

Anche perché Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l’adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l’eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.

“La fabbrica di Cioccolato” di Roald Dahl
C’è un libro a cui tutti pensiamo quando si parla di cioccolato: “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl, un grande classico per piccini amato anche da molti adulti.

Un bel giorno la Fabbrica di Cioccolato Wonka dirama un avviso: chi troverà i cinque biglietti d’oro nelle tavolette di cioccolato riceverà una provvista di dolciumi sufficiente per tutto il resto della sua vita e potrà visitare l’interno della fabbrica, mentre un solo fortunato tra i cinque ne diventerà padrone. A chi toccherà?

“Casa desolata” di Charles Dickens
Vi starete chiedendo cosa ci faccia un romanzo di Charles Dickens fra i libri che vedono protagonista il cioccolato. Ebbene, in questo libro che racconta di delitti e personaggi misteriosi che si fingono altro da sé, è proprio l’oro nero a costituire un indizio della reale identità dell’anziana e ormai indigente Mrs. Flite, che continua a bere la cioccolata per mantenere un legame con le sue origini aristocratiche.

Storia e satira di una causa legale che si trascina da tempi immemorabili, con i litiganti in attesa di fortune che non arriveranno mai, di intrighi e di piste poliziesche, Bleak House è al contempo raffinata descrizione della società londinese di metà Ottocento e romanzo «nero»: sullo sfondo, morti misteriose, vecchie case decrepite, figli illegittimi, luridi vicoli di angiporto…..

“La bottega del caffè” di Carlo Goldoni
Anche nella commedia di Goldoni, “La bottega del caffé”, il cioccolato ha un ruolo importante.

Con la propensione all’ascolto, originariamente determinata da un difetto visivo, don Marzio è il prototipo di quei frequentatori di caffè che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verità e invenzione.

Nella bottega del caffè si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del diciottesimo secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell’aspetto metateatrale che più volte si ritrova nel Goldoni.

“I vagabondi del Dharma” di Jack Kerouac
Nel bel romanzo di Kerouac, invece, il cioccolato è protagonista dei desideri di uno dei personaggi principali, che lo desidera ardentemente e lo ritiene l’unico rimedio alla stanchezza.

Seguito ideale di “Sulla strada”, anche “I Vagabondi del Dharma” (1958) racconta le avventure dei beatnik impegnati nella ricerca, disordinata ma sincera, di una nuova verità che Kerouac e i suoi identificano con il Dharma dei buddhisti, il fine ultimo dell’universo e della vita.

Il loro percorso spirituale è costellato di omeriche bevute nei ritrovi fumosi del quartiere cinese di San Francisco così come di esaltanti scalate fra le montagne della California; di meditazioni notturne nei boschi o sulle spiagge ma anche di orge ispirate a riti orientali. La prosa ora lirica ora umoristica di Kerouac, ricca di echi musicali, rende sempre avvincente e serrata la narrazione, che non rallenta neppure nelle pagine di più profonda meditazione e di più intenso lirismo descrittivo.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi