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Un appezzamento di terra brullo, spoglio, destinato al pascolo che in dieci anni diventa una delle piantagioni di cacao più grandi (e più sostenibili) al mondo. È la storia di El Cacao, nel sud-est del Nicaragua, 2.500 ettari di cui, in realtà, meno della metà vengono usati per la coltivazione di piante di cacao. Il resto del territorio – ad eccezione di un centinaio di ettari destinati a vivai e infrastrutture – è destinato ad altre specie vegetali secondo criteri di agricoltura integrata allo scopo di favorire la biodiversità, aumentare la fertilità del suolo – diminuendo al contempo la necessità di ricorrere a sostanze chimiche – e creare un ambiente favorevole alla fauna locale.

La piantagione El Cacao, in Nicaragua, si estende per 2.500 ettari: solo metà sono coltivati a cacao © Ritter
L’area è un alternarsi di boschi, foreste, fiumi, paludi, in cui si contano più di 120 diversi tipi di piante come il Gandul, un cespuglio perenne, e oltre cento diverse specie di animali, tra cui scimmie urlatrici, alligatori, volatili, serpenti, ragni e bradipi.

La piantagione rappresenta un sistema agroforestale, dove la coesistenza tra alberi di cacao e altri tipi di alberi e piante ha la duplice capacità di creare un habitat per la fauna e la flora e, contemporaneamente, favorire la coltivazione stessa del cacao. Gli alberi, infatti, forniscono protezione dal sole e dalle piogge e la coltura mista promuove non solo la fertilità del suolo, ma anche le caratteristiche di resistenza del cacao. Si crea anche un microclima ideale per la coltivazione in cui vengono preservate la temperatura, l’umidità e la struttura del terreno, tutelando il suolo dall’erosione.

El Cacao, un esempio concreto di coltivazione sostenibile
Il progetto a tutela della biodiversità di El Cacao, dove oggi lavorano 400 persone, nasce nel 2012 dalla volontà di Ritter Sport, azienda familiare tedesca produttrice di tavolette di cioccolato, a dimostrazione di come sia possibile coltivare un cacao economicamente, socialmente ed ecologicamente sostenibile.

Nella piantagione di El Cacao lavorano 400 persone © Ritter
“Da 110 anni – racconta Thomas Straub, amministratore delegato Ritter Sport Italia – la nostra azienda si contraddistingue per la passione e lo spirito di innovazione volti a produrre un cioccolato buono per le persone e per l’ambiente. Un lavoro che portiamo avanti da decenni, con l’impegno di circa 1.750 dipendenti in oltre cento Paesi. Il rispetto per l’ambiente e la qualità delle materie prime in tutti i processi della filiera, infatti, sono alla base della filosofia della famiglia Ritter giunta alla quarta generazione”.

Ritter Sport si approvvigiona di cacao 100 per cento certificato sostenibile
Il cacao della piantagione di proprietà dell’azienda ha ottenuto la certificazione di sostenibilità Rainforest Alliance. Dal 2018, infatti, Ritter Sport vanta l’approvvigionamento esclusivo di cacao 100 per cento certificato sostenibile per tutta la gamma di prodotti. L’ingrediente proviene per il 68 per cento da partnership stipulate con piccoli produttori locali in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Perù e Nicaragua, percentuale che mira a diventare il 100 per cento entro il 2025. Si stima che, quando El Cacao sarà a pieno regime, coprirà il 25 per cento del fabbisogno di Ritter.

Secondo le previsioni, la piantagione di El Cacao potrà coprire il 25 per cento del fabbisogno di Ritter © Ritter
“L’approvvigionamento esclusivo di cacao 100 per cento certificato sostenibile per tutta la gamma di prodotti, sin dal 2018, è per noi motivo di orgoglio e le sfide che ci poniamo – soprattutto dal punto di vista della sostenibilità – sono davvero tante”, continua Straub.

Una piantagione che compensa le emissioni e l’obiettivo aziendale di neutralità climatica per la filiera
Sostenibilità che passa dalla tutela della biodiversità, ma anche dal contrasto ai cambiamenti climatici. El Cacao è riconosciuto come un progetto di protezione del clima secondo Gold Standard e dal 2021 genera crediti di compensazione. L’obiettivo è quello di generare 110mila tonnellate di crediti di carbonio nel corso di trent’anni, compensando le inevitabili emissioni di CO2 derivanti dalla produzione anche grazie all’importante lavoro di piantumazione: in dieci anni sono stati piantati in loco più di 1 milione e mezzo di alberi.

Nel 2019 Ritter Sport ha raggiunto la neutralità climatica per l’intera produzione e nel 2020 è diventata azienda neutrale dal punto di vista climatico. “Il nostro prossimo ambizioso traguardo – conclude Straub – è quello legato alla neutralità climatica per l’intera filiera entro il 2025”. E tra i prossimi obiettivi aziendali c’è anche il tracciamento di tutto il cacao approvvigionato: da dove proviene, chi la coltiva e in quali condizioni.

Una tavoletta in un packaging di carta per festeggiare i dieci anni di El Cacao
Nel frattempo Ritter si appresta a festeggiare i dieci anni della piantagione El Cacao con il ritorno in autunno della tavoletta limited edition Don Choco, cioccolato al latte extra con cacao 100 per cento certificato sostenibile proveniente proprio dalla piantagione nicaraguense. E per la prima volta, la tavoletta con il bradipo, mascotte di El Cacao, sarà contenuta in un packaging di carta.

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Di Massimo Prandi

Massimo Prandi