Chi ama mangiare il cioccolato avrà piacere di sapere che il cacao ha degli effetti positivi sulla memoria: avete già aperto la vostra tavoletta? Intanto che vi gustate il suo sapere, leggiamo in che modo la scienza ha dimostrato questo enorme beneficio di un dolce che non ha niente da invidiare all’alta pasticceria.
Il cacao è una pianta che si presenta in forma di albero sempreverde, alto in media 5-10 metri. All’interno dei frutti di questa pianta, cioè nelle fave di cacao, sono contenute delle sostanze chiamate flavonoli che sembra sortiscano effetti sorprendentemente positivi sulle persone più anziane poiché ne migliorano le prestazioni della memoria.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulle pagine della autorevole rivista Scientific Reports da un team di scienziati della Columbia University e della New York University
Per giungere a tale conclusione, gli scienziati hanno svolto il loro studio su 211 soggetti che non presentavano particolari patologie e che avevano un’età compresa tra i 50 ed i 75 anni. In particolare, i soggetti partecipanti dovevano compilare un test per verificare il livello di cognizione e di memoria e ciò, avveniva prima dell’inizio della sperimentazione e alla fine. Gli scienziati hanno suddiviso i partecipanti in 4 gruppi: il gruppo placebo, il gruppo a basso apporto di flavonoli del cacao, quelli ad apporto intermedio e quelli ad apporto elevato.
Dalle analisi eseguite, gli studiosi hanno scoperto che coloro che avevano assunto flavonoli del cacao mostravano risultati migliori nei testi di memoria rispetto a chi non li aveva assunti. Si tratta di un risultato davvero importante che dimostra come la dieta, in generale, ed i flavonoli del cacao, e non solo, in particolare, possono essere associati alla funzione di memoria dell’ippocampo che invecchia ma anche al normale declino cognitivo.
La cosa importante da sottolineare è che per il loro studio, i ricercatori hanno utilizzato integratori di flavonoli di cacao sotto forma di capsule
Ciò, poiché la maggior parte del cioccolato presente in commercio, a partire da snack e cioccolatini vari, non rappresentano una fonte affidabile di composti di flavonoli.